Sanzioni per mancata comunicazione dei dati
Amministrazione trasparente
Rendere l'Amministrazione aperta e accessibile al cittadino, è questa la filosofia che ispira il decreto legislativo 33/2013. Questa sezione è a cura del responsabile della Trasparenza
-
-
- Consiglio di Stato
- Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana
- Tar Abruzzo - L'Aquila
- Tar Basilicata - Potenza
- Tar Calabria - Catanzaro
- Tar Campania - Napoli
- Tar Emilia Romagna - Bologna
- Tar Friuli Venezia Giulia - Trieste
- Tar Lazio - Roma
- Tar Liguria - Genova
- Tar Lombardia - Milano
- Tar Marche - Ancona
- Tar Molise - Campobasso
- Tar Piemonte - Torino
- Tar Puglia - Bari
- Tar Sardegna - Cagliari
- Tar Sicilia - Palermo
- Tar Toscana - Firenze
- Tar Umbria - Perugia
- Tar Valle D'Aosta - Aosta
- Tar Veneto - Venezia
- Tar Abruzzo - Pescara
- Tar Calabria - Reggio Calabria
- Tar Campania - Salerno
- Tar Emilia Romagna - Parma
- Tar Lazio - Latina
- Tar Lombardia - Brescia
- Tar Puglia - Lecce
- Tar Sicilia - Catania
- Trga Bolzano
- Trga Trento
Sanzioni per mancata comunicazione dei dati
La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui all'articolo 14 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione in carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, nonchè tutti i compensi cui da diritto l'assunzione della carica, dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato in questa sezione.
La violazione degli obblighi di pubblicazione di cui all'articolo 22, comma 2 dello stesso provvedimento normativo, dà luogo ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della violazione. La stessa sanzione si applica agli amministratori societari che non comunicano ai soci pubblici il proprio incarico ed il relativo compenso entro trenta giorni dal conferimento ovvero, per le indennità di risultato, entro trenta giorni dal percepimento.
Tali sanzioni sono irrogate dall'autorità amministrativa competente in base alla legge 24 novembre 1981, n. 689.